L'Artista, il maestro Antonio Manzi

 

Antonio Manzi nasce a Montella (Avellino) il 15 marzo del 1953, si trasferisce in Toscana, a Lastra a Signa nel 1957. A dodici anni con il Ritratto del nonno scopre che nel disegno può convogliare e esprimere le sue emozioni, le sue angosce, la fatica di crescere. Autodidatta, nel 1968, vince il primo premio alla mostra di pittura estemporanea di Lastra a Signa e molti iniziano a conoscere e stimare quel ragazzo che quasi tutte le sere disegna sui tavoli della trattoria Sanesi di Lastra a Signa. Ai primi disegni eseguiti sul lino alterna la pittura. Arrivano i primi riconoscimenti. Sono l'apprezzamento di pubblico e di critica a spingerlo a dedicarsi interamente alla pittura. Nel 1972 la prima mostra personale alla Galleria Guelfa di Firenze dove espone 80 opere tra dipinti e disegni, nel 1974 la mostra a Padova alla Galleria d'arte Padova 10. Nel 1975 la prima mostra a Campi Bisenzio. Sono le prime tappe del suo percorso artistico e di una crescita personale tormentata e complessa a cui la pittura non basta più. Studia, lavora, intraprende lunghi viaggi all'estero, e scopre che altre tecniche, oltre al disegno ed alla pittura gli sono congeniali. Ecco quindi l'approccio anche a materiali diversi che gli consentono di esprimersi a tutto tondo. Nel 1977 le prime opere in ceramica, nel 1984 la pittura in affresco e l'incisione di oltre 200 punte secche, nel 1990 i primi graffiti, nel 1991 le prime sculture in terra cotta e in bronzo, nel 1995 a Pietrasanta le prime sculture in marmo. Dal 1991 alcune sue opere, sculture, affreschi, abbelliscono piazze pubbliche e chiese e sono molti i riconoscimenti tributati Nel 2005 la grande mostra scultorea Antonio Manzi a corte al Giardino di Boboli di Firenze.

Inaugurato nel 2007 a Villa Rucellai il Museo Antonio Manzi. Un evento atteso dai tanti estimatori di questo artista la cui vicenda personale e artistica si è spesso intrecciata con la città di Campi Bisenzio. Era appena agli inizi quando nel 1975 il ventiduenne Antonio Manzi espose a Campi Bisenzio alla Galleria d'Arte Ariete. Per molti campigiani l'incontro con quel ragazzo chiuso e inquieto fu l'inizio di un rapporto di stima e affetto che li lega ancor oggi all'artista, ormai conosciuto e apprezzato a livello internazionale. Un legame che si è anzi rafforzato nel tempo. Negli ultimi anni ha lavorato in realizzazioni importanti per la città come la scultura in bronzo Resurrezione per il cimitero della Misericordia o l'affresco dell'Annunciazione nella chiesa di Santa Maria fino alla statua Inno alla vita, collocata proprio nel giardino antistante Villa Rucellai. Il Museo nasce grazie alla donazione fatta da Antonio Manzi al Comune di Campi Bisenzio. 109 opere esposte in cinque sale al piano terreno di Villa Rucellai accompagnano il visitatore in un ideale percorso nella vita artistica di Antonio Manzi, dai primi lavori realizzati a 16-17 anni alle opere degli ultimi 5 anni. Ma non è solo questo. Il Museo è anche un percorso nella sua vicenda umana, di cui ogni opera è una tappa. Un artista completo, sempre in continuo divenire, legato al suo "segno" che imprime in tutte le opere con quella forza che lo ha portato, in una evoluzione naturale ad esprimersi utilizzando materie e tecniche diverse. Una donazione importante che suggella il rapporto di amicizia e di affetto che lega Antonio Manzi alla città.

Il museo Antonio Manzi